L’ultimo dribbling di George Best

Cosa ci sia venuto a fare, lì sulle rosse spiagge di Brisbane, uno come lui non lo sa nessuno. Nel XIX secolo, erano in tanti a venire fin laggiù dalla vecchia Gran Bretagna, tutti con quella faccia sporca, la barba incolta e i capelli lunghi come lui: prigionieri della principale colonia penale del Pacifico. Ma del recluso gli mancava l’atteggiamento, anzi era opinione comune – in Europa più che in Australia, dove era ben poco conosciuto – che George Best fosse lì per il motivo opposto, che fosse lì in cerca di libertà. Continua a leggere “L’ultimo dribbling di George Best”

Il portoghese che inventò il calcio statunitense

“Billy, non fare l’eroe, / non fare pazzie con la tua vita.” – Piper Lace

Lo scenario di uno stadio americano degli anni Trenta doveva apparire straniante a un uomo come Billy Gonsalves. Dall’alto del suo metro e ottantotto, più da giocatore di basket che di soccer, in piedi leggermente alla sinistra del cerchio di centrocampo, nella tipica posizione della mezzala, si guardava attorno e vedeva spalti semivuoti Continua a leggere “Il portoghese che inventò il calcio statunitense”

Quando scoprii Cristiano Ronaldo

“Ricordo questo ragazzino assolutamente fantastico che s’impegnava al massimo ogni singolo giorno, con la forza di volontà che aveva poteva fare qualsiasi cosa pur di realizzare i proprio sogni.” – Aurelio Pereira, osservatore dello Sporting Lisbona

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Lucien Laurent era più di un gol

Ci hanno insegnato che alla fine conta chi fa il gol. Ci hanno insegnato male: alla fine, chi fa il gol conta nel fugace istante del presente; quando passano i giorni, ci ricordiamo solo del campione, che abbia segnato o meno. I Mondiali del 1930 sono stati la vetrina di campioni di cui tutti parlavano l’indomani della competizione – per quanto il concetto di “parlare di un calciatore”, all’epoca, fosse molto meno massiccio di oggi – mentre uno come Lucien Laurent passava nell’oblio. Uomini come Stabile e Andrade sono stati grandi giocatori, quelli come Laurent sono solamente statistiche: il primo marcatore della storia dei Mondiali di calcio, e nulla più. Continua a leggere “Lucien Laurent era più di un gol”

Lei forse non ti merita, Leo

“Ripeto ciò che ho sempre detto: voglio il meglio per l’Argentina, in ogni modo. Non ho mai cercato di creare problemi a qualcuno.” – Leo Messi

1-1 con l’esordiente Islanda. 0-3 con la Croazia. A una partita dalla fine dei gironi, l’avventura dell’Argentina ai Mondiali di Russia pare essere già finita, e il colpevole additato da tutti non può che essere lui, Leo Messi. Nel Mondiale finora dominato dai gol di Cristiano Ronaldo, l’inconsistenza del suo grande rivale è la notizia più clamorosa.

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Quella volta che Totti e la Samp

Totti è un simbolo, una bandiera. –Fabio Capello, 1999

Si è ritirato Francesco Totti, il più grande calciatore della storia della Roma, una delle poche vere bandiere del calcio moderno (se mi passate il termine, comunque superficiale e nostalgico, di “bandiera”). Eppure sarebbe potuta andare diversamente, se nel 1997 Franco Sensi avesse accettato di cedere quel ragazzo di 20 anni alla Sampdoria, andando incontro alle richieste di Carlos Bianchi. Continua a leggere “Quella volta che Totti e la Samp”

Noi siamo la Francia

Il 6 maggio la Francia sceglierà il suo nuovo presidente, e per la seconda volta nella storia al ballottaggio concorrerà un candidato di estrema destra: l’ascesa di Marine Le Pen è il segno di un paese (e di un’Europa intera) che sta virando verso il razzismo, laddove la coesione sociale tra bianchi e neri vige da sempre e la sfida dell’integrazione sembrava essere stata vinta. La Francia che ha ottenuto grandi successi nel calcio (e non solo, ovviamente: ma questo è soprattutto un blog sul calcio) grazie a “compatrioti acquisiti” è stata dimenticata in favore di una retorica razzista: niente scuole pubbliche per gli stranieri, nuove tasse sui lavoratori non francesi, chiusura dei confini nazionali, e tutto il resto del copione. Continua a leggere “Noi siamo la Francia”