Mancano tre minuti ai calci di rigore quando Ahn Jung-hwan segna il gol più importante della sua carriera: un cross dal centrosinistra, e lui – misconosciuto attaccante di 1 metro e 77 – stacca benissimo, prendendo il tempo addirittura a Paolo Maldini – che gli darebbe 9 cm piedi a terra – e insacca il gol del 2-1. Per le regole del 2002, è golden goal: la Corea del Sud elimina l’Italia agli ottavi di finale dei Mondiali. E dire che la partita, per Ahn, era iniziata malissimo, sbagliando un rigore dopo pochi minuti che avrebbe potuto portare avanti i suoi. Invece aveva poi segnato Vieri, e gli Azzurri avevano più di una volta sfiorato il raddoppio, prima di venire riacciuffati quasi nel recupero da un tiro di Seol Ki-hyeon, liberato da un goffo intervento di Panucci. Poi ancora vari errori dell’Italia ai supplementari, tensioni con l’arbitro Byron Moreno – che espelle inspiegabilmente Totti, il quale invece sostiene d’aver subito un fallo da rigore – e alla fine l’insperata occasione del riscatto. Un gol che cambierà la sua vita, ma non in meglio.
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Hidetoshi Nakata nella parte del divo
Hidetoshi Nakata, per me, è innanzitutto uno spazio vuoto su un album di figurine. Nell’estate del 1998, la notizia del suo acquisto da parte del Perugia aveva scatenato le suggestioni di tutti i piccoli italiani appassionati di calcio come me: era la realizzazione della promessa di Holly & Benji, che ogni pomeriggio ci raccontava questo improbabile mondo parallelo in cui il Giappone sfornava campioni da far impallidire Maradona. Così ero corso a guardare l’album Panini dei Mondiali che si erano appena conclusi in Francia, cercando la sua figurina e scoprendo con grande disappunto che non l’avevo mai trovata. Non sapevo che faccia avesse, Nakata, così potevo immaginarmelo come volevo.
Continua a leggere “Hidetoshi Nakata nella parte del divo”Le calciatrici che dissero no a Gaucci
Corre l’inverno del 2003. I giornali sportivi rimbalzano la notizia che può finalmente animare un calciomercato fino a questo momento deludente: il Perugia potrebbe essere la prima squadra maschile a ingaggiare una calciatrice donna.