Lo Jägermeister ha una storia di quasi 150 anni, anche se poi hanno iniziato a produrlo veramente solo nel 1934, all’alba del periodo hitleriano, in una cittadina della Bassa Sassonia di nome Wolfenbüttel. È inutile stare a dire che gli ingredienti sono un segreto aziendale, ma la ditta ci tiene a far sapere che in ogni bottiglia trovate 53 erbe miscelate a frutti e spezie, messi a macerare nell’alcol. Il logo è un cervo, perché a qualcuno parve per qualche ragione appropriato un bel riferimento all’agiografia di Sant’Eustachio, un martire del II secolo che aveva avuto una visione di Cristo crocifisso tra le corna di un cervo. Il nome del liquore, tradotto dal tedesco, significa “guardiacaccia”, e su ogni etichetta ci sono dei versi di Oskar von Riesenthal, ornitologo, guardiaboschi e scrittore ottocentesco. Ormai lo trovate praticamente in ogni bar, per cui ora avete qualche aneddoto da raccontare.