“Sei un fascista! Sei un maledetto fascista!” gli urla qualcuno per strada. L’aria, in Cile, sta finalmente cambiando: dopo quindici anni di spietata dittatura, si terrà un referendum per la concessione di un nuovo mandato presidenziale ad Augusto Pinochet, e in tanti spingono per il No. Eppure, il mondo dello sport è piuttosto compatto per il sostegno al dittatore. “Come sportivo, come il vincente che sono stato per tutta la vita, voterò sicuramente Sì, perché voglio un paese vincente.” aveva detto pochi giorni fa. Parole che pesano come macigni: a pronunciarle è il più grande calciatore della storia cilena, Elías Ricardo Figueroa.
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Tshimen Bwanga, il primo ruggito dell’Africa nera
Noi, l’Africa, il calcio
Io, del TP Mazembe, ho sentito parlare per la prima volta nel 2010. Sono propenso a credere che un buon 90% di voi abbia vissuto la stessa esperienza. Da un lato c’era l’Inter del Triplete, e dall’altro questa squadra congolese che poteva giusto essere felice di essere il primo team africano a raggiungere la finale del Mondiale per Club. La storia la sapete: andiamo avanti.
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Gli immigrati che portarono l’Australia ai Mondiali
Un tempo, l’Australia era nota come il Nuovissimo Mondo: un’isola sconfinata posta ai più remoti confini del pianeta, e ancora sostanzialmente disabitata; dopo essere stata per anni la colonia penale della Gran Bretagna, si evolse nella terra di rifugio di molti poveri e diseredati della Vecchia Europa, in cerca di una nuova America. Furono loro a condurre i Socceroos al primo Mondiale della storia dell’Oceania. Continua a leggere “Gli immigrati che portarono l’Australia ai Mondiali”