Wladimir, l’anticipatore della Democrazia Corinthiana

La storia è nota: nel 1982 i giocatori del Corinthians ottengono dalla nuova dirigenza guidata da Waldemar Pires e Adilson Monteiro l’autogestione del club, mettendo in piedi un sistema in cui tutte le decisioni vengono prese collettivamente tramite il voto. La chiamano “Democracia Corinthiana”, e in quel momento in Brasile il Timão è l’unica istituzione democratica esistente: dal 1964 il paese è governato col pugno duro dai militari, saliti al potere con un colpo di stato. I grandi nomi della Democrazia Corinthiana sono il fuoriclasse Sócrates, di ruolo centrocampista e autentico portavoce e volto del movimento, e il giovane attaccante Walter Casagrande, emblema delle nuove generazioni, sempre più in contrasto con il regime e alla ricerca di nuove espressioni culturali. Ma al loro fianco c’è anche un difensore dalle pelle nera, molto meno celebrato fuori dal Brasile ma forse addirittura più influente degli altri due: si chiama Wladimir, è il capitano della squadra, e senza di lui probabilmente non ci sarebbe stata nessuna Democrazia Corinthiana.

Continua a leggere “Wladimir, l’anticipatore della Democrazia Corinthiana”